Ottobre 2019 esce il tanto atteso film “Joker” di Todd Phillips. Vado a vederlo e rimango affascinata dalle danze dell’attore Joaquin Phoenix.
Febbraio 2020 al rientro da un viaggio esotico l’impiegata tuttofare del check-in di Tortola mi incastra nell’aereo in un posto a sedere centrale in mezzo a un ragazzo muscoloso  che si impadronisce subito dei braccioli del mio posto e a una signora che tossisce di continuo. Penso che posso sopportare la situazione, in fondo sono solo 8 ore e 25 minuti di volo e purtroppo questa volta non sono riuscita ad ottenere un posto lato corridoio. Fa niente, comincio la mia maratona di film partendo da una commedia per adolescenti in spagnolo sottotitolata in inglese.
Quando sento l’annuncio che l’imbarco è completato mi guardo attorno e scopro che nella fila dietro di me ci sono due posti vicini vuoti. Chiedo allo steward di bordo se posso spostarmi e lui acconsente. Scavalco il ragazzo muscoloso e in un attimo sono nella mia nuova e larga postazione dove in quel momento lo schermo che si trova di fronte lasciato acceso dal passeggero del volo di andata, sta trasmettendo la famosa scena della bathroom dance del film “Joker”, una scena affascinante della quale mi ero scordata. 
E’ stato proprio in quel momento che mi è venuta l’idea di riprodurla sott’acqua in una danza che riproponesse lo stato d’animo di una persona turbata colpevole di un grave reato (tipo la donna che tossiva senza coprirsi la bocca o il muscoloso invadente). E tra l’altro la colonna sonora di quel film ha vinto l’Oscar 2020.
Quindi grazie all’impiegata tuttofare dell’aeroporto di Tortola che oltre ad avermi ritrovato la valigia perduta all’andata, mi ha permesso di rivedere quella bellissima scena fonte di ispirazione per una nuova danza subacquea.

Si ringrazia Alessandro Quaglia per le riprese in apnea e i cinesi che mi hanno venduto la mascherina anti-virus a forma di Joker dato che avevano finito le altre.

 

Fotografie di Alessandro Quaglia

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